Il Passaggio e la Nuova Era: Episodi 9-11 di Sandman Stagione 2, tra Addii, Fratelli e Cambiamenti Che Fanno Pensare
Qui siamo nel vivo di un passaggio fondamentale. Il funerale di Morfeo, il Sandman che abbiamo seguito fin dall’inizio, non è solo un evento narrativo, è una scena carica di simboli e di emozioni fortissime — eppure, ecco il punto, io non sono per niente d’accordo con come è stato gestito.
Partiamo dal funerale stesso: una cerimonia che ha un’atmosfera solenne ma anche straniante, quasi surreale. Quel momento in cui Morfeo, ormai il “vecchio” Sandman, si sacrifica, lascia il suo posto e si congeda dal mondo, è uno dei passaggi più potenti dell’intera serie. La scena con il corvo che accompagna questo addio non è un semplice dettaglio estetico, è un omaggio alla storia stessa, al passato di Morfeo e al suo ruolo di custode dei sogni. È bello, intenso, pieno di poesia.
Poi però si passa all’accoglienza del nuovo Morfeo, che è ancora un bambino. E qui secondo me la cosa si complica, perché il nuovo Sandman arriva piccolo, fragile, e la serie ce lo mostra come uno che non sa ancora gestire il potere, anzi a tratti lo manda verso la distruzione. Lo accolgono i fratelli — ma con una leggerezza che a me è sembrata quasi sconcertante. Quel mimo che parla con lui, che lo introduce agli altri fratelli, è un momento carico di significato, eppure la narrazione non gli dà la profondità che meriterebbe. I fratelli stessi, figure mitiche che dovrebbero essere colossali e piene di spessore, finiscono invece per essere sfumature poco definite, quasi di contorno.
Qui si apre una riflessione che secondo me è fondamentale: il vecchio Morfeo si sacrifica, ma non mi convince questa sua “fine” così definitiva. Per me Sandman si poteva salvare in modo diverso, non doveva sparire così, lasciando il posto a un nuovo personaggio che — e qui lo dico con sincerità — non mi piace granché. È un’idea forte, lo so, ma per me questo nuovo Morfeo è poco credibile, troppo immaturo e gestito con troppa superficialità narrativa.
Un altro punto su cui vorrei soffermarmi è il trattamento del Corinzio. Nella prima stagione era un villain inquietante, malefico, uno di quei cattivi che ti fanno davvero paura per come sono costruiti. Qui invece è diventato un personaggio quasi “smielato”, troppo buono, troppo poco minaccioso. È come se la serie avesse perso un pezzo importante del suo lato oscuro, quello che dava profondità al mondo di Morfeo. Forse è stata una scelta voluta per “addolcire” il racconto, ma per me questo ha tolto molto a uno dei personaggi più riusciti.
Poi ci sono i fratelli di Morfeo: alcuni appaiono pochissimo, quasi fossero ininfluenti. Penso in particolare a quella sorella robusta, che non è Chaos ma quella lì, che se la vedi ti chiedi “ma a cosa serve davvero?” Appare tipo due o tre volte, senza un vero sviluppo, e resta un personaggio vago e poco interessante. È un peccato, perché in un universo così ricco sarebbe bello avere tutti i fratelli ben definiti, con un ruolo chiaro, e invece finiscono per essere figure di sfondo, quasi dimenticate.
Ora, chi è appassionato di letteratura, mitologia o ha studiato bene i fumetti di Sandman originali, sa che ci sono scelte e cambiamenti che fanno storcere il naso. La serie, infatti, si prende molte libertà, riscrive certe storie, riarrangia personaggi, cambia le dinamiche tra di loro, e questo a volte disturba chi vorrebbe una trasposizione più fedele o almeno più rispettosa del materiale di partenza. Ma allo stesso tempo, va detto che è una serie per il grande pubblico, e questi adattamenti forse sono pensati per chi non conosce tutto il background, per rendere la storia più accessibile. Però resta il fatto che questa libertà narrativa a volte è un’arma a doppio taglio: da una parte rende il racconto più moderno e “vivibile”, dall’altra perde quella profondità e quella coerenza mitologica che tanto hanno fatto innamorare i fan.
In definitiva, questi episodi 9-11 sono pieni di momenti forti e importanti, ma allo stesso tempo lasciano aperte molte domande. Per me il modo in cui è stato raccontato il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo Morfeo è troppo leggero, con personaggi sottoutilizzati e trasformazioni che fanno discutere. Sandman resta una serie bellissima, ma qui secondo me ha perso un po’ della sua magia originale, almeno per chi la conosce davvero e ha dentro tutto quel patrimonio culturale.
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