venerdì 28 febbraio 2025

eXistenZ:

eXistenZ: Quando la realtà si piega al gioco


Viviamo in un’epoca in cui la linea tra reale e virtuale si fa sempre più sottile. eXistenZ (1999) di David Cronenberg non è solo un film, ma un’esperienza disturbante e ipnotica che mette in discussione la nostra percezione della realtà. Un viaggio che rispecchia in modo perfetto la mia idea di immersione totale: la possibilità di vivere un mondo alternativo che diventa indistinguibile dal reale, fino a sovvertirlo completamente.


La trama: un gioco troppo reale

Il film segue Allegra Geller, una celebre designer di videogiochi, e il suo inesperto accompagnatore, Ted Pikul, in una fuga surreale attraverso il suo ultimo capolavoro: eXistenZ, un gioco organico che si connette direttamente al corpo umano attraverso una bioporta impiantata nella spina dorsale. L’obiettivo? Offrire un’esperienza di gioco assolutamente immersiva, in cui il confine tra il mondo virtuale e quello reale si dissolve completamente. Ma il problema è proprio questo: una volta dentro il gioco, diventa impossibile distinguere ciò che è simulato da ciò che è reale. Ogni livello del gioco sembra portare a un altro strato più profondo, e la domanda diventa sempre più pressante: si può davvero uscire da eXistenZ?


Immersione e perdita dell’identità

Se considerate ch The Matrix parla di una realtà simulata imposta dall’alto, eXistenZ esplora il concetto di immersione volontaria in una realtà alternativa. I giocatori entrano nel gioco consapevoli, ma presto si ritrovano intrappolati, senza più punti di riferimento. La loro identità si confonde con quella dei loro avatar, i loro ricordi iniziano a sovrapporsi a quelli artificiali, e la libertà di scelta si rivela essere un’illusione controllata dal sistema stesso.

Questa è una tematica che sento profondamente. Il bisogno di esperienze immersive non nasce solo dall’intrattenimento, ma dal desiderio di sentirsi più vivi in un mondo che spesso ci appare monotono o limitante. La fuga nel virtuale può essere un modo per espandere i confini della nostra percezione, ma eXistenZ ci mette in guardia: cosa succede quando il confine si dissolve del tutto? Se il gioco diventa la realtà, allora cos’è davvero la realtà?


Un’estetica unica: il biologico contro il tecnologico

Un aspetto che rende eXistenZ così disturbante è la sua estetica. Dimenticate i classici mondi digitali e puliti della fantascienza: qui tutto è organico, umido, pulsante. Le console di gioco sembrano creature viventi, i comandi si attivano accarezzando membrane sensibili, e persino le armi sono costruite con ossa e carne. Questa scelta visiva non è casuale. Cronenberg suggerisce che la tecnologia non è solo circuiti e pixel, ma qualcosa che può fondersi con il corpo umano, trasformandoci in parte del sistema stesso. Un’idea che oggi, con la realtà virtuale, il metaverso e le interfacce neurali, è più attuale che mai.


L’impatto di eXistenZ su videogiochi e realtà virtuale

Pur essendo meno noto rispetto a The Matrix, eXistenZ ha avuto un impatto importante sulla narrazione nei videogiochi e sulla rappresentazione della realtà virtuale nel cinema. La sua influenza si può vedere in titoli come Bioshock e Cyberpunk 2077, dove l’immersività non è solo un aspetto del gameplay, ma una vera e propria tematica esistenziale. Oggi, con la crescita delle tecnologie immersive, ci troviamo sempre più vicini a una realtà in cui il gioco e la vita si intrecciano. Le IA generative, la VR e il metaverso ci stanno portando verso un futuro dove potremo davvero perdere noi stessi dentro un universo creato artificialmente.


Perché eXistenZ è importante per me

Questo film rappresenta perfettamente il mio concetto di immersione: non solo entrare in un altro mondo, ma arrivare al punto in cui quel mondo diventa indistinguibile dalla realtà. È un’idea che mi affascina e mi inquieta allo stesso tempo. eXistenZ non offre risposte, ma ci lascia con una domanda cruciale: vogliamo davvero vivere in una realtà alternativa, anche a costo di dimenticare chi siamo?

Questa è la vera essenza dell’immersione: non un semplice passatempo, ma una trasformazione radicale della nostra percezione. E io credo che questo sia il futuro in cui la società ci stia pian piano portando, pur se io per il mio lavoro non voglio alienarvi a tal punto.


E tu, cosa ne pensi?

Dopo aver esplorato i temi di eXistenZ, ti chiedo: come hai vissuto questo film? Ti ha lasciato con la sensazione di essere intrappolato in una realtà sfuggente o lo hai percepito solo come un’opera di finzione? Riesci a immaginare un futuro in cui esperienze immersive come questa possano diventare parte della nostra vita quotidiana? Scrivi la tua opinione nei commenti!



mercoledì 26 febbraio 2025

The Matrix:

The Matrix: L’illusione della realtà e il desiderio di un altro mondo.

Esiste una differenza tra vivere e sopravvivere. The Matrix (1999) e i suoi sequel hanno ridefinito questa distinzione, trasformando l’idea di immersione in qualcosa di più profondo di un semplice concetto cinematografico: un’esperienza esistenziale. Questo film non è solo un racconto di fantascienza cyberpunk, ma una vera e propria riflessione su cosa significhi abitare un mondo che, per quanto fittizio, viene percepito come reale. È la rappresentazione perfetta di quell’anelito che spinge molti di noi a desiderare mondi alternativi, esperienze oltre la realtà quotidiana, dove possiamo sentirci davvero vivi.


La scelta fondamentale: pillola rossa o pillola blu?

Una delle scene più iconiche della storia del cinema è il momento in cui Morpheus offre a Neo una scelta:

"Pillola blu: fine della storia. Domani ti sveglierai nel tuo letto e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel Paese delle Meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del Bianconiglio."

Questa scelta è la metafora perfetta dell’intera saga. Rappresenta il bivio tra rimanere ancorati a una realtà comoda e fittizia o rischiare tutto per scoprire la verità, per vivere una realtà che può essere più dura, ma anche più autentica. Questa decisione è il cuore pulsante di The Matrix ed è ciò che rende il film così potente: ci mette di fronte alla nostra stessa esistenza e ci chiede se siamo davvero disposti a guardare oltre le illusioni che ci circondano.


L’immersione totale: la realtà come prigione.

Nel film di Lana e Lilly Wachowski, Neo scopre che il mondo in cui ha sempre vissuto è una simulazione creata dalle macchine per mantenere gli esseri umani sotto controllo. La vera realtà è un deserto post-apocalittico, e la Matrix è solo un’illusione elaborata per mantenere le persone docili e inconsapevoli. Il concetto di immersione qui viene ribaltato: non è il protagonista che entra in un mondo virtuale, ma è la presa di coscienza che la sua intera esistenza era già un’illusione. Questa idea è potentissima, perché in fondo è la metafora perfetta della nostra condizione. Quante volte ci siamo sentiti prigionieri di una realtà che non ci appartiene, alla ricerca di un mondo che ci permetta di esprimerci veramente? The Matrix dà forma a questo desiderio, ci fa sognare la possibilità di svegliarci in un universo diverso, dove le regole della fisica e dell’identità possono essere riscritte.


Un’esperienza che supera il film: videogiochi e fumetti.

L’impatto culturale di The Matrix è stato così forte da generare un intero universo espanso. Videogiochi come Enter the Matrix e The Matrix: Path of Neo hanno permesso ai fan di immergersi ancora di più nella simulazione, offrendo la possibilità di combattere come Neo e svelare nuovi retroscena della storia.

Allo stesso modo, The Animatrix (2003), una raccolta di cortometraggi animati, ha ampliato la mitologia della saga con storie che esplorano altri aspetti della ribellione contro le macchine. Questo dimostra che The Matrix non è solo un film, ma un’esperienza a più livelli, un universo che ha saputo evolversi e contaminare altri media per rendere la sua immersione ancora più profonda.


L’evoluzione della saga: dai sequel a Resurrections.

Dopo il primo film, la saga si è evoluta con Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, due capitoli che hanno ampliato l’universo narrativo esplorando le dinamiche tra l’uomo e la macchina, il concetto di libero arbitrio e il ruolo del Prescelto. Pur essendo più orientati all’azione e all’espansione della lore, hanno mantenuto intatto il nucleo filosofico che ha reso il primo film così potente. Poi è arrivato The Matrix Resurrections (2021), un film che ha diviso pubblico e critica. Se da un lato ha cercato di decostruire l’idea stessa della saga con una riflessione metacinematografica, dall’altro ha lasciato molti spettatori con la sensazione che non fosse riuscito a ricreare la stessa magia del primo capitolo. Tuttavia, anche in questo caso, l’idea dell’immersione e del desiderio di una realtà alternativa rimane centrale, dimostrando ancora una volta quanto The Matrix sia più di una semplice storia di fantascienza.


Perché The Matrix è importante per me:

Ciò che rende The Matrix così significativo non è solo la sua estetica rivoluzionaria o il suo uso pionieristico degli effetti speciali. È il suo messaggio. Questo film incarna la ricerca di una realtà alternativa, la voglia di superare i confini imposti dal mondo in cui viviamo e di abbracciare un universo dove possiamo riscrivere le regole a nostro piacimento. Questa è un’idea che sento profondamente mia. Non si tratta solo di amare storie immersive, ma di riconoscere che la nostra realtà può essere limitante e di desiderare qualcosa di più. The Matrix mi ha fatto capire che non voglio solo assistere a un mondo straordinario: voglio sentirlo, voglio viverlo, voglio costruirlo, voglio credere che possa essere reale. Perché in fondo, non è forse questo il senso dell’arte? Creare qualcosa di così potente da farci mettere in dubbio ciò che chiamiamo "realtà" e farci desiderare di più?


martedì 25 febbraio 2025

“La Notte del Giudizio” con Trump.

Trump, la Russia e l’Ucraina: una distopia reale che ricorda “La Notte del Giudizio”

L’ascesa politica di Donald Trump e il suo modo di gestire il potere hanno sempre sollevato dibattiti accesi, ma gli ultimi sviluppi delle sue dichiarazioni e strategie suggeriscono scenari sempre più inquietanti. La sua retorica discriminatoria, le sue politiche ambientali negazioniste del problema e, soprattutto, la sua recente apertura verso un’alleanza con la Russia, escludendo Ucraina ed Unione Europea dal dibattito internazionale, fanno pensare a un futuro che, in alcuni aspetti, sembra uscito direttamente da un film distopico. In particolare, è difficile non vedere parallelismi tra la visione politica di Trump con il suo entourage e, il mondo immaginato nella saga cinematografica La Notte del Giudizio (The Purge).


Trump, la Russia e la minaccia all’Ucraina

Negli ultimi tempi, Trump ha suggerito che il presidente russo Vladimir Putin sarebbe disposto ad accettare forze di pace europee in Ucraina, alimentando speculazioni sulle sue reali intenzioni rispetto al conflitto in corso [https://it.euronews.com/my-europe/2025/02/24/trump-dice-che-putin-accettera-le-forze-di-pace-europee-in-ucraina-dopo-il-cessate-il-fuoc]. Inoltre, la sua politica ha messo in crisi l’unità transatlantica, rischiando di isolare ancora di più l’Ucraina e di rafforzare la posizione di Putin [https://www.balcanicaucaso.org/aree/Ucraina/Ucraina-Trump-mette-in-crisi-l-unita-transatlantica-236371?utm_source=chatgpt.com]. Questa strategia non è solo preoccupante sul piano diplomatico, ma si inserisce in una narrazione più ampia in cui Trump appare come il leader di una società in cui le regole vengono riscritte per avvantaggiare pochi e punire chiunque non si adegui.


La Notte del Giudizio: una metafora inquietante

Nel mondo di La Notte del Giudizio, gli Stati Uniti sono governati dai Nuovi Padri Fondatori, un gruppo politico che giustifica la violenza sistematica come metodo per mantenere l’ordine. L’evento annuale dello Sfogo (Purge) permette ai cittadini di commettere qualsiasi crimine per dodici ore senza conseguenze, con il pretesto di ridurre il tasso di criminalità durante il resto dell’anno. Tuttavia, la verità dietro questa pratica è molto più sinistra: il sistema è progettato per eliminare le fasce più deboli della popolazione, favorendo i ricchi e i potenti [https://it.wikipedia.org/wiki/La_notte_del_giudizio].


Sebbene gli Stati Uniti di oggi non abbiano ancora istituito qualcosa di così esplicito, alcune politiche trumpiane sembrano muoversi in una direzione pericolosa.

• Discriminazione e odio sociale: Trump ha più volte espresso posizioni razziste, omofobe e misogine, cercando di negare diritti fondamentali a comunità marginalizzate. Il suo rifiuto delle politiche di inclusione e il suo supporto ai suprematisti bianchi ricordano l’ideologia dei Nuovi Padri Fondatori, che vedono solo una parte della popolazione come degna di protezione.

• Lavoro e diritti calpestati: Trump ha espresso la volontà di ridurre i diritti per chi lavora da remoto per motivi di salute, sostenendo che chi non è fisicamente presente non dovrebbe avere il posto di lavoro garantito. Questa visione è spaventosamente vicina al concetto di eliminazione dei “deboli” promosso in La Notte del Giudizio.

• Negazione delle problematiche ambientali: Trump ha spesso ridicolizzato le politiche contro l’inquinamento, sostenendo l’industria della plastica e ignorando le conseguenze sul pianeta. Anche questo rientra in una visione del mondo in cui la sopravvivenza è un privilegio riservato a chi può permetterselo e gli sfizi sono concessi tanto saranno gli altri a subirne le conseguenze. 


Dalla finzione alla realtà: il pericolo di normalizzare l’ingiustizia

Ciò che rende La Notte del Giudizio così inquietante non è solo la violenza, ma il modo in cui la società accetta progressivamente l’ingiustizia, normalizzandola. Allo stesso modo, le politiche di Trump potrebbero condurre gli Stati Uniti (e il mondo) verso un’era in cui la disuguaglianza viene istituzionalizzata. Il cinema distopico ha spesso anticipato derive autoritarie e totalitarie, servendo da monito per la società. Ignorare questi segnali potrebbe significare accettare una realtà in cui i più deboli vengono abbandonati, i diritti umani erosi e il potere concentrato nelle mani di pochi.

Forse non siamo ancora arrivati al punto di un vero e proprio Sfogo, ma la direzione intrapresa da Trump e dai suoi sostenitori lascia intendere che il confine tra finzione e realtà sia più sottile di quanto vorremmo credere.


Nota dell’autrice:

Chi mi segue sa che questo tipo di articolo non rientra nei miei contenuti abituali. Io vivo immersa nel mio universo, nelle mie storie e nei miei simbolismi, e raramente mi concedo di guardare la realtà con questa crudezza. Non perché non mi importi, ma perché preferisco esprimere il mio pensiero attraverso altri strumenti, lasciando che sia la narrazione a far riflettere. Tuttavia, ci sono momenti in cui il silenzio pesa. Ci sono realtà talmente marce che ignorarle equivale ad accettarle. Questo non è un articolo che inaugura una nuova direzione per me, né un tipo di contenuto che tratterò con frequenza. È semplicemente qualcosa che sentivo di dover scrivere, per me stessa e per chiunque si trovi a guardare il Pianeta Terra con il mio stesso sgomento.

Ora torno alle mie storie, ai miei personaggi e al mio modo di raccontare. Ma per questa volta, ho parlato senza filtri.


Ready Player One:

Ready Player One: il sogno di vivere in un videogioco (e non solo)

Ci sono film che non smettono mai di affascinarti, che ogni volta che li guardi ti fanno scoprire un dettaglio nuovo, un riferimento nascosto, un’idea che avresti voluto vivere in prima persona. Ready Player One è esattamente questo: una lettera d’amore alla cultura nerd e ai videogiochi, ma anche un’avventura che ti fa desiderare di indossare un visore e catapultarti dentro l’OASIS, senza mai più tornare indietro (se non lo hai mai visto devi recuperarlo!).

L’idea di un mondo virtuale in cui tutto è possibile non è certo nuova, ma qui viene resa tangibile e incredibilmente accattivante. L’OASIS non è solo un gioco, è un rifugio, un luogo in cui le persone possono essere chi vogliono, costruire città impossibili, esplorare mondi straordinari e vivere avventure senza limiti. Ma il cuore del film sta nella caccia all’Easter egg, un concetto che ha radici più profonde di quanto sembri e che non nasce certo con questa storia (anzi, su questo tornerò in futuro, quando avrò finito di vedere un certo anime che affronta il tema in modo ancora più complesso).

Wade Watts è il protagonista perfetto per questo viaggio: non un eroe tradizionale, ma un ragazzo comune che ha trovato nel digitale un modo per evadere da una realtà difficile. E proprio qui sta uno dei messaggi più forti del film: l’OASIS è incredibile, ma non può sostituire il mondo reale. Una verità che lo stesso creatore dell’universo virtuale, James Halliday, riconosce alla fine, lasciando un’eredità che è sia un invito a sognare sia un monito a non perdersi del tutto nella tecnologia.

Visivamente, il film è una meraviglia. Ogni scena è un’esplosione di dettagli e riferimenti alla cultura pop: da Ritorno al futuro a Gundam, passando per Overwatch e Il gigante di ferro. Ogni visione è un gioco di caccia al tesoro anche per lo spettatore, che può divertirsi a scovare i camei e le citazioni disseminate ovunque.

Il cast fa il suo dovere, con Tye Sheridan che interpreta Wade in modo convincente, ma il vero protagonista è l’OASIS stesso. Spielberg riesce a trasmettere la sensazione di libertà e meraviglia che un mondo del genere potrebbe offrire, e per chi è cresciuto con i videogiochi o con l’idea di mondi virtuali, il film è una sorta di sogno a occhi aperti. Ready Player One è una storia di avventura, ma anche un tributo all’immaginazione, a tutto ciò che rende il mondo digitale un’estensione delle nostre aspirazioni. Se un giorno un universo come l’OASIS dovesse esistere davvero, non avrei dubbi: ci entrerei senza esitazione. Ma, proprio come nel film, saprei anche quando togliere il visore e tornare a costruire qualcosa di straordinario nel mondo reale.

E anche se io, da DSA, ho sempre detestato leggere, forse questo 2025 sarà l’anno in cui farò un’eccezione. Ready Player One e Ready Player Two sono lì, in attesa in una mensola della mia libreria. E se il film è riuscito a farmi innamorare di questo mondo, chissà che i libri non mi facciano scoprire ancora di più. 

Voi avete visto il film? Avete letto i libri?

lunedì 24 febbraio 2025

Linea BORRACCE

Scopri l’arte e la funzionalità con la tua borraccia unica!

Sono felice di presentarti una delle borracce della mia nuova linea, disponibile ora nel mio shop su Vinted! Questa borraccia non è solo pratica per mantenere la tua bevanda fresca o calda per diverse ore, ma è anche una vera e propria opera d’arte, perfetta per chi ama il design e l’originalità.

La borraccia è realizzata in acciaio inox, un materiale che la rende leggerissima, ma incredibilmente resistente. La sua capacità di mantenere il freddo o il caldo della bevanda per molte ore la rende perfetta per chi ha bisogno di un compagno affidabile durante la giornata, sia che tu stia lavorando, facendo sport o semplicemente rilassandoti. Una delle cose che amo di più di questa borraccia è che ogni pezzo è unico. Il tappo nero e il fondo bianco lucido esaltano la bellezza del disegno, che una volta sublimato prende vita con colori vivaci e brillanti. Il disegno, ispirato alle animazioni dei video presenti nella playlist blu, è stato creato con una tecnica che unisce pennarelli sublimatici e acquarello, per ricordare in maniera astratta le bolle dei pesci e le goccioline di acqua che scivolano nel mondo alla superficie , ma anche l'arte che si esegue con la tecnica pittorica che si chiama proprio acquarello. Ogni pezzo è realizzato e sublimato a mano da me, uno per uno con una pressa a caldo specifica. Questo processo artigianale fa sì che ogni borraccia sia unica e che ogni disegno possa avere piccole sfumature o sbavature, rendendo ogni pezzo ancora più speciale perché simbolicamente imperfetto ed umano e non finto commerciale e ripetibile. Essendo una creazione esclusiva, ogni disegno può essere trasferito solo una volta, il che significa appunto UNICO e che non troverai mai una borraccia o altri articoli identici.

Accanto alla borraccia grande, c’è anche una versione più piccola ed unica per il momento proprio perché solo una di quella dimensione da 500 invece di 800 come per le altre, venduta separatamente ma sempre con un disegno di questa linea, perfetta per chi cerca un formato più compatto o per un bimbo/a ma non vuole rinunciare allo stile e alla qualità. Ogni borraccia, grande o piccola, è un pezzo unico che ti accompagnerà con stile e funzionalità. Questa borraccia è perfetta per chi cerca non solo un oggetto utile, ma anche un pezzo d’arte che racconta una storia, un’emozione, e che ti accompagnerà ogni giorno con il suo design originale.

Clicca sul link per scoprire di più e fare tua questa borraccia unica o le sue sorelle! https://www.vinted.it/items/5541831987-borraccia-grande

domenica 23 febbraio 2025

Tron (1982):


Tron (1982): un esperimento visivo che ha fatto la storia.

Ci sono film che non sono solo storie, ma vere e proprie rivoluzioni. Tron è uno di questi. Quando uscì nel 1982, l’idea di un mondo virtuale era ancora pura fantascienza, eppure il film riuscì a dare vita a un universo digitale che oggi, con la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale, sembra meno lontano di quanto si potesse pensare all’epoca.

La trama segue Kevin Flynn, un programmatore geniale che scopre che la grande corporazione ENCOM ha rubato i suoi codici (brutta gente, non si rubano i lavori e le idee degli altri!). Nel tentativo di dimostrarlo, viene digitalizzato all’interno del sistema informatico, ritrovandosi in un mondo popolato da programmi con sembianze umane e governato dal malvagio Master Control Program. Qui conosce Tron, un programma creato per contrastare il controllo tirannico del MCP.

Quello che rende questo film speciale non è solo la storia, ma l’enorme sforzo tecnico che c’è dietro. Non esisteva ancora una vera e propria grafica computerizzata nel cinema, quindi ogni scena è stata realizzata con tecniche sperimentali, mixando animazioni digitali primordiali con riprese dal vivo modificate fotogramma per fotogramma (un metodo che uso anche io proprio per rispetto a questo film in anlcuni miei lavori di animazione). Gli attori hanno girato molte scene con costumi normali, poi ritoccati per ottenere l’effetto luminoso. Se oggi può sembrare rudimentale, all’epoca fu un lavoro immenso, e ancora oggi merita rispetto per il coraggio, l'impegno e l’innovazione che ha portato nel cinema.

Jeff Bridges è perfetto nel ruolo di Flynn, con il suo carisma da outsider e il suo atteggiamento ribelle (a dire di molti uomini che si immedesimano). Anche se la trama è semplice, Tron cattura grazie alla sua visione unica e alla sua estetica inconfondibile.

Nonostante non sia stato un successo immediato, nel tempo è diventato un cult, soprattutto per chi ha sempre sognato di poter entrare dentro un videogioco e vivere un’avventura digitale. 

Ma perché sto parlando di questo film?
Perché sembra che stia facendo una recensione(ehi non è mia intenzione farla eh)!?

"Oh no... adesso si mette a fare recensioni, questa qui?!" NO, vi giuro che non è così, vi spiego: sono alla ricerca costante di mostrarvi il MIO senso critico in quello che realizzo per il mio personal brand. 
Quindi? Quindi scrivo qualcosa che sembra una recensione ma con quel mio senso critico che forse vi coinvolgerà o vi farà intravedere alcune cose di come io sto realizzando la mia narrativa o costruzione del mio lavoro. 

Più chiaro adesso?

sabato 22 febbraio 2025

Ombrello da borsa

Un ombrello unico per te, un pezzo d'arte che ti accompagna ogni giorno.


Sì, ammetto che il costo di questo ombrello potrebbe sembrare più alto rispetto agli altri in commercio, e capisco che questo possa farvi pensare due volte prima di acquistarlo. Tuttavia, voglio spiegare perché ogni ombrello che realizzo è un prodotto unico, speciale e, soprattutto, pensato per chi apprezza veramente l’arte e la personalizzazione sapendo che ogni mio prodotto è pensato davvero per essere unico. Pur essendo un ombrello di media qualità, con una tela leggera, non è progettato per durare come un ombrello super resistente che può resistere per anni e anni, sopratutto se non ci fate attenzione. Tuttavia, quello che rende questo ombrello davvero speciale è il lavoro dietro la sua realizzazione: ogni disegno viene pensato, disegnato e sublimato a mano, con la massima attenzione ai dettagli. Riempire ogni spicchio con il disegno è un lavoro impegnativo e richiede tempo e precisione, ma il risultato è un ombrello che non troverai mai uguale a nessun altro.

La collezione che sto proponendo di ombrelli richiudibili sarà limitata, proprio perché ogni ombrello è un pezzo unico e irripetibile. Ogni disegno può essere astratto, geometrico, ispirato a simboli o addirittura ai personaggi e luoghi dei miei racconti. Immagina di avere con te un ombrello che rappresenta un pezzo della mia narrazione, un simbolo che parla di storie, emozioni e significati. E saprai che è l’unico al mondo, proprio perché ogni disegno è diverso e sublimato in un solo esemplare.

Capisco che il prezzo possa sembrare elevato, come già detto sopra, ma questo davvero riflette il tempo, l’arte e la passione che metto nel realizzarlo. Inoltre, la durabilità più limitata rende questo ombrello un vero prodotto di nicchia, destinato a chi sa apprezzare l’unicità e la bellezza dell’artigianato. Non è un ombrello per tutti, ma per chi vuole distinguersi con un accessorio originale e speciale, che rappresenta qualcosa di più, volendo anche solo per coprirsi dal sole e non per forza da vento e pioggia super forte (casomai così da sfoggiarlo meglio e non rovinarlo/consumarlo troppo presto).

In futuro, potrei decidere di offrire anche ombrelli più resistenti o quelli grandi, ma questi sarebbero più difficili da portare ovunque. Questi ombrelli richiudibili, invece, sono leggeri e pratici da portare con te, pronti a proteggerti dalla pioggia e dal sole in modo davvero super 'cute'. E quando ti ripari sotto di loro, non solo sarai protetto, ma anche il tuo ombrello avrà un valore che va oltre la sua funzionalità: sarà una piccola opera d’arte che ti accompagnerà.

Se apprezzi l’arte e la personalizzazione, se desideri un prodotto che parli della tua unicità e della passione che metto in ogni creazione, questo ombrello è perfetto per te, ti aspetta solo andarlo ad adottare sul mio shop di Vinted.

Scopri di più e fai tuo questo ombrello esclusivo, prima che finisca la collezione o proprio il tuo preferito venga adottato da qualcun'altro! https://www.vinted.it/items/5138668736-ombrello-super-decorato

giovedì 20 febbraio 2025

Il mio essere una Performer su Twitch e non solo.



Essere Performer su Twitch: criticare dall’interno senza essere spettatori passivi

Quando si parla di live streaming su Twitch, l’immagine che viene subito in mente è quella di qualcuno seduto davanti a una telecamera, che intrattiene, gioca, chiacchiera o crea contenuti per un pubblico sempre in cerca di qualcosa di nuovo. Ma c’è un aspetto che spesso diamo per scontato: perché certe cose funzionano e altre no? Perché ci aspettiamo che una streamer abbia un certo look, piaccia per forza a tanti "maschietti", un certo atteggiamento, un certo modo di esprimersi?

Io voglio fare di più che semplicemente “stare davanti alla telecamera”. Voglio trasformare il mio essere in live in una vera e propria performance critica, un esperimento continuo su ciò che siamo abituati a vedere, su ciò che ci attrae e sulle regole non scritte che sembrano governare la presenza online.


UNA COSA FONDAMENTALE INIZIA A SEGUIRMI PERCHÉ HO DAVVERO BISOGNO DELLA TUA PRESENZA E SUPPORTO: https://www.twitch.tv/hipunkop


L’idea: Performer Critica e Metacritica della cultura visiva

Il mio obiettivo non è solo analizzare e commentare le tematiche che mi appassionano —narrazione, fumetto, gaming, percezione visiva e gestaltica— ma farlo vivendole in prima persona. Voglio mettermi in gioco come performer, non solo come spettatrice che osserva e giudica dall’esterno e che si mostra come professionista in crescita.

•Se esiste un’estetica dominante nelle streamer donne su Twitch, perché è così? Cosa succede se la replico consapevolmente, ma ne metto in discussione il senso?

•Se mi trucco in live perché “si fa così”, mi sto uniformando o sto solo giocando con le aspettative del pubblico?

•Se cambio scenografia ogni live per mostrare quanto l’ambiente intorno a noi influisca sulla percezione di ciò che diciamo, il pubblico noterà la differenza?

•Se analizzo un’opera o un gioco, posso farlo non solo con le parole, ma con il modo in cui mi presento e mi esprimo?

Tutto ciò che faccio in live sarà una messa in scena critica, ma non come gli attori con un copione e una finzione cinematografica o teatrale: la mia presenza, il mio aspetto, il mio modo di parlare e il mio ambiente diventeranno strumenti per far emergere domande, non solo risposte.


Non È Giusto o Sbagliato, Ma Perché Funziona Così?

Uno degli aspetti fondamentali di questo approccio è che non critico perché qualcosa mi dà fastidio o non mi piace. Anzi, molte delle cose che vorrei analizzare mi attraggono personalmente: l’estetica kawaii mi piace, l’idea di curare l’immagine in live mi diverte. Ma proprio perché mi piacciono, voglio capire il motivo per cui sono diventate quasi obbligatorie in certi contesti.

E se un giorno mi va di non seguire queste regole, cosa succede? Il pubblico percepisce un cambiamento? Vengo considerata “meno interessante” o “meno adatta” o "meno brava"?

Voglio giocare con questi concetti in modo attivo, senza limitarli a una riflessione astratta.


Una Live che non è solo intrattenimento, ma esperienza.

Le mie live non saranno solo “parlare di qualcosa”, ma mettere in scena quel qualcosa. Saranno un mix di:

Esperimenti estetici e percettivi: truccarmi o non truccarmi, cambiare abbigliamento e sfondo per vedere come cambia la percezione del pubblico.

Discussione critica: analizzare le strutture della narrazione, del gaming e dell’arte visiva, non solo a parole, ma anche attraverso il mio modo di essere in live.

Interazione attiva: il pubblico non sarà solo spettatore (quando e se presente), ma parte di un ragionamento condiviso su come percepiamo e interpretiamo ciò che vediamo.


Conclusione: una Performer che si mette in discussione

Non voglio solo commentare la cultura pop e le dinamiche di Twitch, voglio viverle e smontarle dall’interno, portando il pubblico con me in un’esperienza che non è mai uguale a se stessa.

Se ti affascina il modo in cui percepiamo il mondo visivo, la narrazione e il gaming —e se ti piace mettere in discussione tutto, anche ciò che funziona— ti aspetto in live. Perché la vera domanda non è mai “è giusto o sbagliato?”, ma sempre: perché deve essere così?

lunedì 17 febbraio 2025

Bacheca Febbraio 2025

La Mia Bacheca Creativa di Febbraio: Passione, Ricerca e Crescita

Febbraio è spesso associato all’amore, ma non sempre nel senso più ovvio del termine. Più che decorazioni e simboli esteriori, questo mese per me è un periodo di introspezione, di ricerca e di studio. L’amore di cui parlo non è quello romantico, ma la passione che spinge a migliorarsi, a scoprire nuove cose e, solo dopo, a condividere con gli altri ciò che si è imparato e che si vuole raccontar. C’è qualcosa di profondamente personale nell’atto di approfondire un argomento, di sperimentare senza dover mostrare subito il risultato, di dedicare tempo alla conoscenza e alla riflessione. Questa bacheca creativa nasce da questo impulso: è meno appariscente e più concettuale, fatta da elementi ed immagini che mi aiutano a concentrarmi, colori che evocano il calore di un’idea che cresce e dettagli che parlano di trasformazione interiore.

In questo mese, la creatività non si manifesta attraverso addobbi (cuoricini) o eccessi visivi, ma nella costruzione silenziosa di qualcosa di più solido: uno spazio per le mie live su twitch, colori e momenti in cui devo far coincidere tutte le mie idee nel progetto grande che mangia tutto il mio tempo, lettering per certe cose di cui non posso ancora fare SPOLIER. Studiando, osservando e lasciando sedimentare le idee, si crea spazio per una crescita autentica, che poi potrà arricchire anche gli altri. Quanto più viola ci sta nel mio spazio meglio è!

Fatemi sapere nei commenti qui sotto a questo articolo/post cosa ne pensate!










 







giovedì 13 febbraio 2025

Playlist “Blu”



Esploriamo la Playlist “Blu” - Ecosostenibilità, Vita Interconnessa e la Porta del Mare:

La playlist “Blu” non è solo un insieme di racconti: è un percorso di consapevolezza. Un viaggio che ci invita a riflettere su come viviamo nel nostro mondo, a farci interrogare sulle nostre abitudini e su come possiamo imparare a vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda. Ogni episodio inizia con un messaggio fondamentale: l’ecosostenibilità. In un’epoca in cui i rifiuti nei mari sono diventati un’emergenza globale, è urgente per noi tutti rallentare, pensare e agire con maggiore consapevolezza.

In questa playlist, il racconto ci guida attraverso la vita di una balena che un tempo, una vita passata era un uomo di mare, un pescatore che ha dedicato la sua vita all’oceano e alla sua immensità. La storia ci porta a capire quanto siano interconnesse le vite degli esseri viventi, come il mare stesso sia testimone delle nostre azioni e scelte quotidiane. La balena, simbolo di questa connessione profonda, ci racconta la sua trasformazione da uomo a creatura del mare, a un essere che ora vive in un mondo sotterraneo, invisibile agli occhi umani, ma straordinariamente ricco e significativo.

Questa vita interconnessa tra uomo, mare e natura si fa sempre più chiara mentre il racconto si sviluppa. Non è solo una storia di trasformazione, ma un appello a riflettere sul nostro impatto sul pianeta e su come possiamo fare la differenza. Mentre la balena ricorda il suo passato da uomo, ci invita a ripensare al nostro legame con l’ambiente, a comprendere quanto le nostre scelte influenzano i mari e le creature che li abitano. Ma la grande sorpresa arriva verso la fine del racconto. Dopo tanti eventi, rivelazioni e riflessioni, appare una porta sul fondo del mare. Una porta misteriosa, che nessuno avrebbe mai immaginato potesse esistere in un luogo così lontano e inaccessibile. Una porta che rappresenta un passaggio, non solo fisico, ma anche spirituale e simbolico (in realtà è uno SPOILER su una cosa che scoprirete tra tanti anni). Il mare, che ci ha accolto con la sua vastità e mistero, ora ci offre una possibilità: varcare quella soglia e scoprire cosa c’è oltre.


Ecco la domanda per te: 

(Mi rivolgo a te che hai ascoltato la playlist su YouTube) Cosa pensi che possa celarsi dietro quella porta? Cosa ti ha colpito di più della storia della balena che un tempo era un uomo di mare? Pensi che ci possa essere un messaggio profondo sulla connessione tra uomo e natura? Ti invito a recuperare il racconto e ascoltarlo sul mio canale di YouTube, e, se ti va, fammi sapere nei commenti qui sotto a questo post/articolo quale parte della storia ti ha emozionato di più, o se hai delle ipotesi su cosa potrebbe accadere dopo l’apertura della porta, o di come proseguirà la storia nel libro che avrà tutta la storia integrale?

P.S. Ogni ascolto è un passo verso una maggiore consapevolezza. Questa playlist è un invito a riflettere sul nostro ruolo nel nostro reale mondo (si, il Pianeta Terra) e su quanto possiamo fare per preservarlo. Non solo per noi, ma anche per le generazioni future e per tutti gli esseri viventi che dipendono da un ambiente sano. La balena, simbolo di questa lotta silenziosa, ci offre una lezione importante: non siamo mai troppo lontani dal cambiamento. Basta guardare oltre la superficie.

mercoledì 12 febbraio 2025

Tazza dell'anniversary

Scopri la tazza unica che celebra il taglio del nastro.

Sono felice di presentarti una tazza davvero speciale, creata per un’occasione che segna un grande passo nel mio percorso: l’apertura del mio canale YouTube! Questa tazza in vetro trasparente da 330ml non è solo un oggetto da collezione, ma un vero e proprio ricordo di un momento importante, realizzata con tanto significato e dedizione.

Il design, che vede come protagonista un elefante con una trombetta, è stato disegnato a mano su carta e successivamente riprodotto con la tecnica del rovescio. La scritta che accompagna il disegno è una citazione dell’annuncio ufficiale dell’apertura del canale, e l’insieme è stato colorato con pennarelli sublimatici per dare un tocco di vivacità e originalità.

Questa tazza ha una capacità standard di 330 ml, perfetta per le tue bevande preferite, ma anche per essere esposta come pezzo unico nella tua collezione. Ogni dettaglio è pensato per renderla unica e personale. Non troverai mai una tazza come questa, realizzata completamente a mano con tecniche artigianali ma sopratutto non ne produrrò mai altre.


Cosa rende questa tazza così speciale? 

La combinazione di un design esclusivo, la scelta del bicchiere di vetro trasparente un po' come se volessi creare qualcosa che appare dal nulla, una citazione che racconta una storia personale e la qualità dei materiali usati (essendo una tazza adatta alla sublimazione implica proprio che può andare al microonde e in lavastoviglie!). È perfetta come regalo speciale per chi ama l’artigianato o per te stesso che sei un fantastico COLLEZIONISTA, per ricordarti di un momento unico nel suo genere.


Clicca sul link per scoprire di più  e vedere tutte le mie creazioni e fare tanti acquisti tra i prodotti (come sempre, unici) sul mio shop: https://www.vinted.it/member/220260425-hipunkoppancoppa


martedì 11 febbraio 2025

Playlist “Verde”


Esploriamo la Playlist “Verde” - Un Viaggio tra Evoluzioni e Leggende:

La playlist Verde prende vita con un racconto di apertura che ci introduce a un nuovo personaggio e a un nuovo luogo dove si svolgeranno la maggior parte degli episodi di questa playlist. Quella che inizialmente sembra una narrazione separata, si trasforma progressivamente in un intreccio più complesso, dove ogni episodio porta con sé una nuova evoluzione, un cambiamento nei personaggi, nei tempi e nelle dinamiche. Ma c’è di più: dietro alla storia principale si cela una leggenda antica, un mito da cui tutto ha avuto origine, una verità nascosta che si svela man mano che la narrazione si sviluppa.

Questa playlist, rispetto alla precedente, si differenzia per la sua struttura: un racconto iniziale separato che prepara il terreno per l’evoluzione, ma con il cuore della trama che batte in un’unica, lunga storia che cresce episodio dopo episodio. Ogni capitolo non solo racconta la vita e le scelte dei protagonisti, ma esplora il loro cambiamento, la loro crescita e, in alcuni casi, la loro discesa in un mondo che sembra non avere mai fine.

Iniziamo quindi con il racconto di apertura (il primo episodio, ma non il primo racconto della playlist), che introduce un personaggio. Qui, il lettore è chiamato ad entrare in una realtà nuova, a scoprire la storia di qualcuno che, per qualche motivo, si trova a un bivio. Il suo percorso iniziale è il punto di partenza per tutto ciò che seguirà sia per lei che per i suoi compagni, ma anche una finestra su un mondo che, purtroppo, non è sempre quello che sembra. E poi, la vera forza della playlist emerge in questa lunga serie di episodi che seguono, in cui lo stesso gruppo di personaggi si evolverà, si confronterà con le proprie scelte e con le proprie idee. Qui, non ci sono mai veri e propri momenti di pausa: ogni nuovo episodio aggiunge una nuova tessera al puzzle, portando con sé risposte e, contemporaneamente, nuove domande (per esempio, sul tempo che passa). L’evoluzione è sempre presente, e il lettore si ritrova, di episodio in episodio, a seguire un percorso in continua trasformazione, in un racconto che non smette mai di sorprendere (o almeno spero xD).

Ad un certo punto, verso la fine però, la storia si addentra in una leggenda antica che sembra essere la chiave di volta per tutto ciò che sta accadendo. Una narrazione che si intreccia con la storia principale, rivelando il mistero da cui tutto ha avuto origine. Non è solo un elemento di trama, ma un pezzo fondamentale della storia che darà luce a eventi futuri e cambierà, forse, il significato dei protagonisti prima esposti. Questo mito, che sembra sopravvivere a secoli di oblio, diventa una luce guida nel buio, un faro che rischiara le 'tenebre' della narrazione. Ma attenzione, il racconto di apertura (il primo che sembrava autoconclusivo) nasconde un grande spoiler che solo chi ha già ascoltato il racconto può comprendere appieno. E qui entra in gioco qualcosa di davvero speciale: proprio in questo racconto si cela una chiave fondamentale per un prodotto fisico che ho iniziato a progettare dalla prima settimana di gennaio 2025! Un oggetto che, se vi è capitato di ascoltare la storia con attenzione, potreste già aver colto. Se avete una teoria o una curiosità, lasciate un commento qui sotto, raccontandomi la vostra opinione! Sarà interessante vedere chi è riuscito a scoprire questo spoiler e come lo collegherete al mistero che si cela dietro la playlist Verde, ma SPOILER anche in future altre playlist.

La playlist Verde è un invito a scoprire storie in continua evoluzione, un racconto che non si ferma mai e che ci fa vivere, insieme ai suoi protagonisti, un viaggio emozionante, ricco di misteri, scelte di vita e leggende (leggende da me inventate eh!).


Quale episodio ti ha colpito di più nella playlist ‘Verde’?

Lascia un commento sia qui che su YouTube e raccontami la tua opinione! Sarà interessante sapere quale parte della storia ti ha coinvolto maggiormente, quale personaggio hai trovato più affascinante e, soprattutto, quali leggende ti hanno fatto riflettere. Non vedo l’ora di sapere qual è il tuo episodio preferito e perché!

sabato 8 febbraio 2025

Bacheca Gennaio 2025



La mia bacheca creativa di Gennaio: tra nuove idee e riferimenti Visivi: 


Gennaio è sempre un mese di nuovi inizi, di pianificazione e di idee che prendono forma. Quest’anno, fin da subito, mi sono immersa in due progetti fisici, davvero raga sono progetti che mi ispirano tantissimo e sentivo il bisogno di iniziarli fin da subito, su cui sto lavorando  di giorno, in giorno con dedizione: uno legato al settore dei giochi da tavolo e l’altro a un’agenda settimanale speciale per il 2026. Due progetti molto diversi tra loro (eccetto che entrambi fisici), ma sopratutto accomunati dalla necessità di trovare ispirazioni visive, dettagli significativi e riferimenti che mi aiutino a capire cosa esiste già e come poter sviluppare qualcosa di unico e diverso quanto più possibile dai miei 'competitors'.

In questo processo, ho raccolto immagini, colori, texture e simboli che mi hanno colpita, non solo per la loro estetica ma anche per il significato che portano con sé. La bacheca creativa di questo mese è  stata quindi un insieme di elementi che hanno guidato il mio pensiero e che voglio condividere con voi, come spunti visivi e suggestioni per chiunque ami osservare con occhi curiosi ciò che è già stato fatto.

 

Di seguito vi condivido una parte delle immagini:










I “nudi”



Personalizza il tuo prodotto con i miei disegni unici!


Hai visto un disegno che ti piace tra i miei e vuoi adottarlo su una creazione fisica di quelle che propongo? Sul mio shop Vinted, a volte carico dei prodotti “nudi” (senza disegno) proprio per offrire questa possibilità! Non li rivendo ad altri creativi, ma li metto a disposizione per chi desidera scegliere uno dei miei disegni già disponibili, realizzati durante le live su TikTok.

Se hai visto un disegno che ti ha colpito, puoi richiederlo su un prodotto a tua scelta, a seconda della sua dimensione (chiaramente se è troppo grande non può andare su qualsiasi prodotto tra i nudi, quindi se ti piace un disegno specifico puoi o: partire dal disegno o partire dal prodotto nudo e insomma hai capito no?). Potrai scegliere su quale tipo di prodotto desideri che venga sublimato, creando così un oggetto davvero unico e personalizzato. Nel caso in cui tu voglia un prodotto “nudo” e non ti piacessero quelli proposti e disponibili, ma desideri aggiungere una personalizzazione, ci sarà un piccolo supplemento. Questo supplemento servirà come anticipo per assicurarmi che metta da parte il prodotto ed io possa iniziare a lavorarci e prima di sublimarlo potrai acquistare il prodotto che io avrò messo da parte appositamente per te; appena acquisterai il prodotto dallo shop passero alla sabbia il tempo di realizzarlo. Il pagamento per questo anticipo avverrà tramite una ricarica PayPal, in modo che tu possa essere sicuro che il tuo ordine verrà preparato con la massima cura e attenzione.

Non perdere l’occasione di avere un prodotto davvero unico, che riflette le vostre preferenze personali con uno dei miei stili! Contattami per maggiori informazioni e per personalizzare il tuo prodotto, con lo stile tra quelli che propongo che più ti piace!

Vi lascio di seguito il link che vi porta sulla home del mio shop dove potete trovare tutti gli articoli disponibili: https://www.vinted.it/member/220260425-hipunkoppancoppa 

venerdì 7 febbraio 2025

Playlist “Giallo”



Esploriamo la Playlist “Giallo” - Viaggi e Misteri con un Taxi.

La playlist “Giallo” è un viaggio attraverso storie affascinanti, dove l’elemento unificante in tutti i vari racconti è un taxi, ma non un semplice mezzo di trasporto: è quasi il soggetto e mezzo per l'avvenire di tutte le avventure misteriose e imprevedibili che avverranno. Ogni racconto è una storia separata ma che, insieme, compone una serie di esperienze che ci parlano di viaggi, incontri,  enigmi, leggende, scoperte inaspettate. Non c’è una trama unica che le lega, ma ogni storia ha in comune quel filo sottile che per questa playlist: il taxi, che diventa più di un semplice veicolo, in effetti vi renderete spero conto che questi racconti sono quasi il confine tra il nostro mondo e qualcosa di più grande, più misterioso o semplicemente perché da me inventato più fantasmagorico (viva la mia modestia eh)!

Il taxi non è sempre lo stesso, né le epoche o i luoghi in cui v'immergerete. Ogni volta, è una nuova avventura, una nuova scoperta, uno o più personaggi nuovi. Visto che non amo fare spoiler, ma allo stesso tempo questo articolo nasce perché debba spiegarvi qualcosa più nel dettaglio, o semplicemente presentarvi questa playlist cosa contiene ecco alcuni dei protagonisti che si incrociano in questo universo:

     Un giovane alla ricerca di avventure: Pronto a lanciarsi in esperienze che lo cambieranno per sempre, il suo viaggio non è solo fisico, ma anche interiore, alla scoperta di sé stesso, ma nel secondo episodio mi fermo e leggerete delle sue avventure e viaggi sempre e solo nel libro da collezione con la storia integrale.

      • Un serial killer: Un personaggio inquietante che nasconde segreti oscuri, pronto a guidarci in un viaggio pieno di tensione, in cui non si sa mai chi sia il prossimo ad essere ucciso, ma man mano la trama si scopre e si scopre la storia dietro a quelle persone che saranno uccise e le connessioni con lui.

      • Una coppia anziana in viaggio: Percorrendo le strade di un passato che porta con sé ricordi, emozioni e il peso di una vita vissuta insieme, ma sempre con nuovi occhi, pronti a scoprire nuovi orizzonti e sapori.

      • Una ragazza in cerca di sé stessa: Una giovane donna che esplora il mondo con l’intenzione di trovare risposte, di definire la sua identità e il suo posto in un mondo che le sembra sempre più confuso e che quando si ritrova di fronte a un bivio fa una scelta molto particolare (leggere per credere).

      • Un uomo che trova la pace solo dopo la morte: Un racconto che esplora l’idea del mistero, della scoperta e della redenzione, dove la morte non è la fine, ma solo un passaggio necessario per comprendere appieno la propria esistenza e quella dei propri cari.


Ogni racconto si svolge in città diverse come già sopra avevo accennato, con ambientazioni geografiche variabili anche dalle epoche che spingono la narrazione verso orizzonti sconosciuti a quelli a cui siamo abituati noi comuni mortali del Pianeta Terra. Non solo le ambientazioni variano, ma anche le realtà, stagioni e razze che popolano queste storie. Non ci sono legami cronologici tra un racconto e l’altro. Ogni storia permette a voi players di mappare dei luoghi con il taxi che, come un ponte, vi trasporta in questi universi lontani e disgiunti. La narrazione non è lineare, ed è questo che rende la playlist unica, una vera esplorazione del mistero, delle emozioni e delle esperienze che legano i personaggi ai luoghi.

Il taxi è il filo GIALLO (lo so, si dice rosso, ma avrebbe stonato) che collega personaggi e storie diverse. Non è solo un mezzo a motore con le tipiche 4 ruote, ma un simbolo di transizione, di passaggio tra mondi e realtà differenti. Un simbolo che incarna l’idea che ogni viaggio, ogni scelta, ogni incontro, ha il potere di cambiare chi siamo.


E tu, quale racconto della playlist ‘Giallo’ ti ha colpito di più?

Non perdere l’occasione di ascoltare tutti i racconti su YouTube e farmi sapere nei commenti anche da qui, quale ti ha affascinato di più! Mi piacerebbe conoscere il tuo punto di vista e sapere quale storia ti ha fatto riflettere, sorridere o semplicemente ti ha lasciato un ricordo indelebile. La tua opinione conta davvero, e chissà, potrebbe esserci qualche sorpresa in serbo per chi partecipa, compresa la caccia agli easter egg!


MANIFESTO – L’eco di un mondo in costruzione

L’eco di un mondo in costruzione Questo che presento non è un semplice progetto creativo, né un franchise, né un prodotto editoriale qualunq...