Trump, la Russia e l’Ucraina: una distopia reale che ricorda “La Notte del Giudizio”
L’ascesa politica di Donald Trump e il suo modo di gestire il potere hanno sempre sollevato dibattiti accesi, ma gli ultimi sviluppi delle sue dichiarazioni e strategie suggeriscono scenari sempre più inquietanti. La sua retorica discriminatoria, le sue politiche ambientali negazioniste del problema e, soprattutto, la sua recente apertura verso un’alleanza con la Russia, escludendo Ucraina ed Unione Europea dal dibattito internazionale, fanno pensare a un futuro che, in alcuni aspetti, sembra uscito direttamente da un film distopico. In particolare, è difficile non vedere parallelismi tra la visione politica di Trump con il suo entourage e, il mondo immaginato nella saga cinematografica La Notte del Giudizio (The Purge).
Trump, la Russia e la minaccia all’Ucraina
Negli ultimi tempi, Trump ha suggerito che il presidente russo Vladimir Putin sarebbe disposto ad accettare forze di pace europee in Ucraina, alimentando speculazioni sulle sue reali intenzioni rispetto al conflitto in corso [https://it.euronews.com/my-europe/2025/02/24/trump-dice-che-putin-accettera-le-forze-di-pace-europee-in-ucraina-dopo-il-cessate-il-fuoc]. Inoltre, la sua politica ha messo in crisi l’unità transatlantica, rischiando di isolare ancora di più l’Ucraina e di rafforzare la posizione di Putin [https://www.balcanicaucaso.org/aree/Ucraina/Ucraina-Trump-mette-in-crisi-l-unita-transatlantica-236371?utm_source=chatgpt.com]. Questa strategia non è solo preoccupante sul piano diplomatico, ma si inserisce in una narrazione più ampia in cui Trump appare come il leader di una società in cui le regole vengono riscritte per avvantaggiare pochi e punire chiunque non si adegui.
La Notte del Giudizio: una metafora inquietante
Nel mondo di La Notte del Giudizio, gli Stati Uniti sono governati dai Nuovi Padri Fondatori, un gruppo politico che giustifica la violenza sistematica come metodo per mantenere l’ordine. L’evento annuale dello Sfogo (Purge) permette ai cittadini di commettere qualsiasi crimine per dodici ore senza conseguenze, con il pretesto di ridurre il tasso di criminalità durante il resto dell’anno. Tuttavia, la verità dietro questa pratica è molto più sinistra: il sistema è progettato per eliminare le fasce più deboli della popolazione, favorendo i ricchi e i potenti [https://it.wikipedia.org/wiki/La_notte_del_giudizio].
Sebbene gli Stati Uniti di oggi non abbiano ancora istituito qualcosa di così esplicito, alcune politiche trumpiane sembrano muoversi in una direzione pericolosa.
• Discriminazione e odio sociale: Trump ha più volte espresso posizioni razziste, omofobe e misogine, cercando di negare diritti fondamentali a comunità marginalizzate. Il suo rifiuto delle politiche di inclusione e il suo supporto ai suprematisti bianchi ricordano l’ideologia dei Nuovi Padri Fondatori, che vedono solo una parte della popolazione come degna di protezione.
• Lavoro e diritti calpestati: Trump ha espresso la volontà di ridurre i diritti per chi lavora da remoto per motivi di salute, sostenendo che chi non è fisicamente presente non dovrebbe avere il posto di lavoro garantito. Questa visione è spaventosamente vicina al concetto di eliminazione dei “deboli” promosso in La Notte del Giudizio.
• Negazione delle problematiche ambientali: Trump ha spesso ridicolizzato le politiche contro l’inquinamento, sostenendo l’industria della plastica e ignorando le conseguenze sul pianeta. Anche questo rientra in una visione del mondo in cui la sopravvivenza è un privilegio riservato a chi può permetterselo e gli sfizi sono concessi tanto saranno gli altri a subirne le conseguenze.
Dalla finzione alla realtà: il pericolo di normalizzare l’ingiustizia
Ciò che rende La Notte del Giudizio così inquietante non è solo la violenza, ma il modo in cui la società accetta progressivamente l’ingiustizia, normalizzandola. Allo stesso modo, le politiche di Trump potrebbero condurre gli Stati Uniti (e il mondo) verso un’era in cui la disuguaglianza viene istituzionalizzata. Il cinema distopico ha spesso anticipato derive autoritarie e totalitarie, servendo da monito per la società. Ignorare questi segnali potrebbe significare accettare una realtà in cui i più deboli vengono abbandonati, i diritti umani erosi e il potere concentrato nelle mani di pochi.
Forse non siamo ancora arrivati al punto di un vero e proprio Sfogo, ma la direzione intrapresa da Trump e dai suoi sostenitori lascia intendere che il confine tra finzione e realtà sia più sottile di quanto vorremmo credere.
Nota dell’autrice:
Chi mi segue sa che questo tipo di articolo non rientra nei miei contenuti abituali. Io vivo immersa nel mio universo, nelle mie storie e nei miei simbolismi, e raramente mi concedo di guardare la realtà con questa crudezza. Non perché non mi importi, ma perché preferisco esprimere il mio pensiero attraverso altri strumenti, lasciando che sia la narrazione a far riflettere. Tuttavia, ci sono momenti in cui il silenzio pesa. Ci sono realtà talmente marce che ignorarle equivale ad accettarle. Questo non è un articolo che inaugura una nuova direzione per me, né un tipo di contenuto che tratterò con frequenza. È semplicemente qualcosa che sentivo di dover scrivere, per me stessa e per chiunque si trovi a guardare il Pianeta Terra con il mio stesso sgomento.
Ora torno alle mie storie, ai miei personaggi e al mio modo di raccontare. Ma per questa volta, ho parlato senza filtri.
Proprio così: gli accadimenti di questi giorni, tutte le notizie, i dibattiti, le posizioni ufficiali ambigue provocano in tanti, spero in grande maggioranza, un rigurgito interiore, una costernazione estrema, uno sconcerto emotivo destabilizzante... Finirà l' incubo? Nessuno può lavarsene le mani...Dobbiamo opporci, fare sentire
RispondiEliminail dissenso a questo stravolgimento di valori morali, civili, culturali spingendo chi ha il compito democratico di rappresentarci ad agire in tale direzione!💪🏻💪🏻💪🏻🤝🏻🤝🏻🤝🏻